Interviste ai contadini (parte 1)
CIAO A TUTTI!!!!!
E benvenuti in un nuovo post!!!! Dovete sapere che per oggi
ho in serbo una bella sorpresa che spero vi piacerà… un’intervista!!!
Infatti, ho rivolto alcune domande ai contadini del mercato
sotto casa mia, in Viale Farini. Qui, tutti i martedì alcuni agricoltori si
riuniscono per vendere i loro prodotti freschi e genuini. Ho deciso quindi di
condividere le mie interviste con voi!
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Buona lettura!!😊😊😊😊😊😊😊😊😊
DANIELE GIRALDI
Il nostro primo intervistato sarà Daniele Giraldi. Gestisce,
come poi vedremo, l’azienda agricola Giraldi Silvano. Ha un fantastico banco
con verdura e frutta (broccoli, cavoletti, radicchio…) che cambiano a seconda
delle stagioni, tutte ottime, fresche e a prezzi modici. È stato molto
simpatico e disponibile alle mie domande!
Lavora in una azienda a conduzione familiare, fondata da suo
padre, a cui a dato il nome; essa si trova a Camerlona, un paesino fra Mezzano
e Ravenna, in Emilia – Romagna.
“Prima lavoravo come impiegato tecnico” mi ha spiegato “Ma
poi a 40 anni ho deciso di tornare qui”.
Gli ho chiesto quale fosse la sua verdura preferita da
coltivare.
“Il pomodoro” mi ha risposto. Mi sono trovata d’accordo con
lui, è la mia verdura (o frutta, con il pomodoro non si sa mai) preferita!
Poi siamo passati a temi più oggettivi, parlando della differenza
tra la i prodotti venduti dai contadini e quelli del supermercato. Un tema su cui
mi è sembrato molto convinto è stato quello della freschezza e stagionalità
della frutta e degli ortaggi acquistati lì, cosa che nei prodotti industriali
non si può certo ottenere! Infatti essi vengono mantenuti in celle frigorifere
e contaminati con conservanti e pesticidi, sicuramente né sani né ecologici.
Domani è la giornata mondiale dell’acqua, per cui mi sembra giusto
discutere anche delle risorse idriche utilizzate nella loro agricoltura.
“Noi irrighiamo con una tecnica chiamata goccia a goccia, cioè
con un erogatore d’acqua che dosa la quantità necessaria per la pianta, senza sprecarla”
mi ha spiegato Daniele. “Inoltre i frutti esotici consumano molta più acqua
rispetto a quella che si utilizza per i prodotti del territorio. Per coltivare
un solo frutto di avocado ci vogliono dai 70 ai 100 litri d’acqua, mentre per
un melo solamente 40. Infatti, nell’agricoltura intensiva di certo non è
praticata la goccia a goccia!” ha concluso l’agricoltore.
Rimanendo su questo tema abbiamo anche approfondito l’idea di
agricoltura biologica. Mi è stato illustrato il motivo per cui è chiamata così:
essa passa attraverso un’infinità di controlli e certificazioni, mentre quella
dei contadini va oltre, perché più sana, ecologica e fresca!
“Per esempio” ha detto “questo radicchio”.
“L’ho raccolto stamattina, l’ho lavato e pulito. Ma nell’agricoltura industriale i prodotti vengono tenuti in celle frigorifere per essere conservati e perdono le loro sostanze nutritive”.
Poi, accennando a concludere, ho chiesto della presenza di
pannelli solari nell’azienda.
Daniele mi ha risposto che stanno per installarli (bravi!!).
Mio papà che, proprio in quel momento, stava comprando le uova,
mi ha dato il pretesto per un’altra domanda, proprio su di queste.
“Abbiamo 60 galline che vivono meglio di me!” ho avuto come
scherzosa risposta. Ho poi scoperto che i loro volatili passano la maggior
parte del tempo all’aria aperta, per cui sono molto sani.
Ecco qui la pagina Instagram dell’azienda!
https://www.instagram.com/agricolagiraldi/?hl=it
Finita l’intervista ho salutato e ringraziato, ma non è
ancora finita…
O meglio, il post lo è, ma nel prossimo avremo altri
contadini e altre domande!
Ci vediamo!
Ecco alcune foto del posto e dei prodotti!
Complimenti 🎊🎈
RispondiEliminaGrazie!
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